Altitudine | 1000m.s.l.m. |
Categoria | Altri punti |
Comune | Premana |
POSIZIONE
A valle della chiesa parrocchiale di San Dionigi si entra nella parte più antica di Premana e camminando attraverso vicoli e contrade si raggiunge "la Zoche".
STORIA
La parte più antica di Premana nasce sul finire del terzo secolo dopo Cristo, quando l'Impero Romano già vede le invasioni nemiche da nord, e sorge quindi la necessità di difendere le strade a livello locale. Il "borgo baluardo" di Premana doveva bloccare eventuali nemici provenienti dalla Valle del Bitto attraverso il passo Trona ed impedire loro il passaggio verso la Valsassina ed i paesi del lago.
CARATTERISTICHE
Le case costruite addossate le une alle altre, a " cortina continua" , formando una cinta perimetrale del borgo con chiari intenti difensivi, interrotte dai sotto passi che portavano all'esterno del paese e venivano chiusi da porte. Nelle case posizionate vicino alle porte, una finestra aperta obliquamente nel muro permetteva di controllare l'esterno senza essere visti.
All'interno i numerosi sovrappassi permettevano di attraversare il paese al coperto ed in sicurezza e correvano al primo piano sopra gli stretti vicoli, unendo case di opposti isolati oppure erano ricavati nei muri perimetrali in caso di abitazioni adiacenti.
La difesa del borgo venne rafforzata da torri angolari di cui oggi esiste solo la memoria, a parte il campanile della chiesa di San Dionigi, appunto in origine una torre difensiva, estremo rifugio in caso di attacco nemico.
Queste caratteristiche sono ancora oggi ben visibili nel cuore di Premana, nella zona detta "la Zoche", qui è affascinante perdersi e lasciarsi trasportare in un tempo lontano.
(contributo del Museo Etnografico di Premana )