Data | 10-12-2018 |
Categoria | Ambiente |
Fonte | ValsassinaNews |
La Giunta Regionale nella seduta del 3 dicembre scorso ha approvato il Piano Territoriale di coordinamento del Parco Regionale Grigna Settentrionale.
Con questo provvedimento, di cui è attesa a giorni la pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione Lombardia, si conclude una parte importante del percorso di costruzione degli strumenti di gestione del Parco.
“È stato un iter lungo – ha sottolineato il presidente della Comunità Montana Carlo Signorelli – e siamo contenti si sia concluso durante il nostro mandato; alla fine siamo riusciti ad accogliere la maggior parte delle osservazioni pervenute soprattutto dal Comune di Esino Lario il cui territorio comunale è interamente ubicato all’interno del parco e quindi maggiormente interessato al problema”.
Il Piano territoriale di coordinamento (Ptc), infatti, ha effetti di piano paesistico coordinato con i contenuti paesistici del Piano territoriale di coordinamento provinciale, definisce l’articolazione del territorio in zone con diverso regime di tutela, indica i soggetti e le procedure per la pianificazione territoriale esecutiva e di dettaglio per l’attuazione delle previsioni di piano.
L’iter di formazione e di approvazione del Piano è iniziata con la definizione degli indirizzi per la pianificazione, con l’espletamento della procedura di Valutazione ambientale strategica (Vas), che si caratterizza per la consultazione nel processo di pianificazione e per la partecipazione di una vasta platea di soggetti, da singoli cittadini a soggetti associativi e istituzionali. A ciò è seguita l’adozione della proposta di Piano, compreso l’esame delle successive osservazioni dei cittadini, da parte dell’Assemblea della Comunità Montana Valsassina Valvarrone Val d’Esino e Riviera, Ente gestore del Parco. La terza fase si è conclusa in Regione con l’approvazione finale del Piano, dopo un particolareggiato esame istruttorio teso a verificare e ad assicurare la conformazione del Piano alla pianificazione e alla legislazione regionale.
Questo lungo e complesso iter ha visto impegnata la Comunità Montana, per la parte di diretta competenza, da metà del 2015 fino alla fine del 2017, quando sono stati trasmessi gli atti alla Regione, che ha appena concluso il proprio lavoro, con l’approvazione del Piano.
Il Piano materialmente si compone di un apparato cartografico composto da quattro tavole (Azzonamento, Tutele paesaggistiche, Rete ecologica del Parco, Carta della sensibilità paesaggistica) e da un elaborato normativo (Norme tecniche di attuazione) di quarantasette articoli, che oltre alle diverse zone individuate e a particolari settori, disciplinano il paesaggio del Parco, le attività agro-silvo-pastorali, la salvaguardia, tutela e valorizzazione della biodiversità e delle reti ecologiche, la promozione della fruizione e del turismo sostenibile. Inoltre, numerosi altri elaborati cartografici di ricognizione e di analisi, unitamente alle valutazioni ambientali espletate, costituiscono patrimonio conoscitivo del Parco e quadro di riferimento per specifici aspetti settoriali e di contesto.
Raggiunto questo importante risultato, si prosegue con l’attività di gestione, che comporta l’applicazione di quanto già definito dal Piano e la predisposizione dei nuovi strumenti di gestione di dettaglio, fra cui piani di settore e regolamenti d’uso, insieme agli interventi propri e alla collaborazione con i Comuni presenti nel Parco, con i quali è stata cercata la massima condivisione. Il Piano sarà doverosamente sottoposto alla concreta attuazione e a periodiche verifiche di rispondenza agli obiettivi, per adeguarlo in seguito con aggiustamenti, laddove necessari, in uno spirito dialettico e di confronto con enti e operatori, per perseguire i comuni obiettivi di tutela e di valorizzazione del territorio e dell’ambiente.