Inaugurata la mostra “Itinerari delle mani, della mente, del cuore”


Data 01-08-2018
Categoria Cultura
Fonte Comunità Montana

Le vie e le più caratteristiche corti del centro storico di Pasturo ospiteranno fino al 30 settembre “Itinerari delle mani, della mente, del cuore. Gigantografie di foto storiche delle attività agricole”.
La mostra, inaugurata sabato 28 luglio, alla presenza di autorità locali e dei sindaci dei comuni della Valle che aderiscono al progetto, offre un suggestivo percorso per immagini alla scoperta della tradizione casearia Valsassinese.
Immagini che raccontano le origini di questo importante distretto produttivo, i legami profondi con il territorio e i percorsi che hanno contribuito nei secoli a costruirne l’identità. Immagini che raccontano delle mani laboriose, che hanno saputo trasformare le risorse della terra in prodotti ed eccellenze; della mente, aperta e pronta a scoprire come convivere con le difficoltà dell’ambiente, apprezzandone la naturale bellezza; del cuore, perché è stata la passione e l’amore per la montagna in tutti i suoi aspetti che ha dato origine a quegli itinerari di vita che giungono fino a noi.
Secoli di tradizione e produzioni d'eccellenza che hanno fatto della Valsassina uno dei principali distretti caseari a livello internazionale.
L'arte e il commercio caseario in Valsassina affondano le proprie radici in una storia di lunga durata. Infatti da quando, a partire dal Cinquecento, gli alpeggi più grandi furono affidati ai bergamini, una tribù di allevatori e casari nomadi, venne a crearsi un sistema che superava l'economia di sussistenza e si apriva al commercio.
Fin dal Settecento si hanno notizie di scambi commerciali con la valle del Ticino e le città di Bergamo e Milano divenuti via via sempre più importanti.
Le produzioni che resero famosa la Valsassina furono infatti portate a perfezionamento dai bergamini transumanti per secoli tra la valle e le campagne del milanese, pavese e lodigiano, fino a conoscere una straordinaria fioritura tra il 1880 e il 1930 quando, nei momenti migliori, come alla vigilia della grande guerra, il 14% del formaggio italiano nasceva o transitava dalla valle.
Una storia gloriosa ancora oggi testimoniata dalle casere realizzate a cavallo tra Ottocento e Novecento, alcune ancora utilizzate. Ma soprattutto testimoniata da un presente di altissimo livello grazie alle vitali e dinamiche aziende della Valle che con il loro lavoro di qualità hanno portato alla diffusione su scala nazionale e internazionale di prodotti d'eccellenza, creando un vero e proprio distretto lattiero-caseario valsassinese che congiunge gli alpeggi alle grandi aziende della pianura, attraverso le tradizionali lavorazioni per la produzione e la stagionatura del formaggio.






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